Venerdì 18 luglio
Catania, GAM Galleria d’Arte Moderna, h 21
Direzione: Giuseppe Privitera
Il progetto Terraemaris di Alkantara MediOrkestra nasce come produzione innovativa ideata da un gruppo di musicisti esperti e profondamente radicati nello studio e nell’esplorazione della musica mediterranea e orientale e del jazz contemporaneo. Questo ensemble, composto da nove strumentisti provenienti da Italia, Irlanda e Bulgaria, accoglierà anche degli ospiti internazionali provenienti da Grecia e Giordania. L’obiettivo principale dell’ensemble è quello di esplorare i diversi paesaggi musicali, dal Mediterraneo al subcontinente indiano.
Il progetto “Terraemaris” è una residenza creativa che trae ispirazione dai contenuti del romanzo “Horcynus Orca” per esplorare i temi dell’immigrazione e dei migranti attraverso la musica. L’iniziativa mira a combinare l’espressione artistica con la riflessione sociale, utilizzando il linguaggio universale del jazz per creare ponti culturali e promuovere l’integrazione.
La Sicilia, con la sua ricca tradizione culturale e la sua posizione geografica, rappresenta il punto di partenza ideale per un progetto che unisce storie, comunità e talenti emergenti in un dialogo musicale e creativo. “Terraemaris” si propone inoltre di coinvolgere artisti, giovani musicisti e comunità locali in un percorso che valorizzi il territorio, rafforzi la cooperazione e stimoli l’innovazione artistica.
L’ensemble presenta una miscela armoniosa di strumenti provenienti da diverse tradizioni culturali. Gli strumenti spaziano dal marranzano siciliano all’oud arabo, e comprendono strumenti a fiato come il douduk armeno, il corno di capra e il ney arabo, arricchiti dal suggestivo charango cileno. L’ensemble comprende anche una piccola sezione d’archi di contrabbasso, violoncello e violino, oltre al bodhràn irlandese e al tabla indiano, lo strumento a percussione principale nella musica classica indiana.
Il repertorio del progetto è una fusione di composizioni provenienti da classici di diverse tradizioni musicali che spaziano tra Oriente e Occidente. Questa selezione è completata da pezzi originali creati ed arrangiati dall’orchestra, che insieme mirano a costruire un arazzo sonoro che ricorda il Mediterraneo, regione storicamente riconosciuta come la culla di una civiltà millenaria. L’Alkantara MediOrkestra pertanto testimonia la ricca diversità del nostro patrimonio musicale, unendo musicisti oltre i confini nazionali per creare un’esperienza musicale trascendente che rende omaggio alle comuni radici culturali del Mediterraneo.
Il suono distintivo dell’Alkantara MediOrkestra però è il prodotto di arrangiamenti meticolosi che fondono abilmente una confluenza di forti tradizioni folcloristiche e jazzistiche. L’impegno dell’ensemble per ricreare una evidente diversità musicale si evidenzia nella fusione di questi elementi tradizionali con espressioni contemporanee, influenzate appunto della world music e la natura improvvisativa del jazz. Questo approccio creativo riflette un’incrollabile determinazione nell’esplorare iniziative crossover, abbracciando nuovi strumenti, suoni e prospettive, dando vita a un parchwork musicale che trascende i confini culturali. Questa interazione dinamica di motivi culturali si traduce in un suono che è allo stesso tempo senza tempo e attuale, colmando il divario tra tradizione e innovazione.
Lo spirito improvvisativo del jazz infonde alla produzione dell’Alkantara MediOrkestra un elemento di spontaneità e creatività. I musicisti si cimentano in un’improvvisazione fluida e organica, che consente un dialogo in tempo reale tra strumenti e interpreti. Questo approccio ispirato al jazz non solo aggiunge un senso di imprevedibilità alla musica, ma favorisce anche una sinergia unica tra i membri dell’ensemble, creando un’esperienza di ascolto coinvolgente e immersiva.
Enzo Rao (violino, saz, oud), Riccardo Gerbino (tabla), Mario Gulisano (percussioni, marranzano), Roberto Fiore (contrabbasso), Fabio Sodano (duduk, sax, flauti), Bronagh Slevin (violoncello), Alexandra Dimitrova (violino), Denise Di Maria (percussioni, charango), Mahmoud Hamad (oud, darbouka).
Ospiti: Chrysanthi Gkika (Grecia, lyra), Fabio Tiralongo (Italia, sax)
Spettacolo in coproduzione con Ass. Algos, Catania